7 aprile
Giornata mondiale della salute
In occasione della Giornata mondiale della salute vogliamo ricordare il nostro concittadino Giovanni Fumagalli, che fu medico scolastico e promotore di cultura, prima presso il Circolo culturale “Il Centro” e poi in Fondazione.
Giovanni Fumagalli nasce il 28 aprile 1928 a Parabiago, in Piazza Maggiolini, dove oggi si trova la Banca Intesa.
Fin da piccolo manifesta la volontà di fare il chirurgo. Frequenta le scuole elementari delle suore, che all’epoca si trovavano dietro la Chiesetta di San Michele. Per affrontare il Ginnasio, già in 5a elementare venne preparato dalla mitica ‘Suor Leone’. In seguito frequentò sia il Ginnasio che il Liceo classico “Leone XIII” a Milano. Sempre nel capoluogo lombardo frequentò e si laureò in Medicina nel 1953; poi si specializzò in Cardiologia a Pavia nel 1957. Ed il cuore sarà sempre la sua passione: infatti, oltre all’attività di Medico di base del Servizio Sanitario Nazionale, svolse la professione di specialista come Cardiologo.
Negli anni ’80 scrisse con il collega emiliano Pier Andrea Maccarini il testo scientifico, “Ritmologia Fisiopatologia e clinica”, frutto della loro esperienza di medici “di una volta”, che curavano i pazienti anche dal punto di vista psicologico: spesso bastava una buona parola per incoraggiare l’assistito, togliergli l’ansia e risolvere così lievi malanni. Svolse anche l’attività di medico scolastico: tanti parabiaghesi di una certa età lo ricordano ancora, quando nell’infermeria della scuola, tutti in fila, aspettavano il proprio turno per essere da lui vaccinati.
Da buon “parabiaghese doc” si è sempre impegnato per la valorizzazione della sua città: fece parte del Consiglio direttivo delle Scuole paritarie Gajo, collaborò con il Circolo culturale “Il Centro”, appoggiò la creazione della Scuola media parrocchiale “Sant’Ambrogio” e sostenne in vari modi il Museo della Fondazione Carla Musazzi.
Nel 1975 organizzò con la famiglia un pellegrinaggio in bicicletta a Roma, in occasione dell’Anno Santo.
Si appassionò poi, quasi per caso, dopo l’acquisto di un libro mentre era in vacanza, alle vicende legate alla Sacra Sindone; in particolare approfondì e studiò sempre con maggior interesse la reliquia, dopo che venne reso noto il risultato (che si rivelerà poi non veritiero), della falsità del telo, in quanto fu datato al medioevo.
Studiò per dimostrare l’infondatezza di tale opinione e tenne conferenze (prima presso “Il Centro”, poi in Fondazione, ma anche in altre città) presentando la Sindone come “il Quinto Vangelo”.
La sua grande fede fu testimoniata, oltre che dalla passione con cui studiò e divulgò le informazioni sul Sacro Telo, anche dalla partecipazione ai cosiddetti “Gruppi di ascolto”, che erano formati da persone che si ritrovavano in case private per leggere e meditare sulle Sacre Scritture.
A settant’anni, anche per l’aggravarsi delle condizioni dell’amata moglie Franca, lasciò la sua attività di medico e si dedicò alle sue grandi passioni: lo studio esegetico della Bibbia, l’astronomia e la musica lirica.
Muore di morte naturale a 92 anni, circondato dall’affetto dei suoi tre figli, dei generi e dei cinque amatissimi nipoti, il 24 gennaio 2021.
BIOGRAFIA a cura del figlio Carlo