“Mostre al Museo” – anno 2018
Sfoglia la gallery
Raccolta d’immagini delle nove mostre
Terzo anno di “Mostre al museo”
Prima mostra
“Il sogno del professor Ciardulli”
Febbraio 2018
Luigi Ciardulli: da San Lorenzo di Parabiago.
Mostra postuma del professore Luigi Ciardulli, molto amato dai suoi studenti di Nerviano (e non solo) e a lungo volontario presso l’Auser e il Museo della Fondazione Carla Musazzi.
Artista poliedrico, spaziava dalla fotografia alla pittura, fino al suo amato fumetto.
Da sempre ha intrecciato l’arte e la creatività all’insegnamento, avendone compreso il potenziale educativo.
La famiglia e il Museo della Fondazione Carla Musazzi, a quasi due anni dalla morte, gli dedica questo omaggio.
______________________________________
Seconda mostra
“Le Donne di Arte 10”
Marzo 2018
Adele Moroni, Paola Cardani, Raffaella Nebuloni: da Parabiago
ADELE MORONI
Il percorso artistico di Adele Moroni inizia dopo il raggiungimento della meritata pensione.
Dopo i primi approcci, prende lezioni dal maestro Brusegan.
Paesaggi e ritratti eseguiti con le tecniche dei gessetti e a olio sono i lavori preferiti dall’artista.
Negli ultimi tempi segue un corso di lavorazione della creta.
PAOLA CARDANI
Autodidatta, con la passione per gli stili pittorici dai Naif all’informale, si diletta con creta e ceramica, olio e acrilico.
Le opere su tela rappresentano composizioni astratte, mentre le opere ceramiche danno vita a composizioni di vario tipo, in ultimo in ordine di tempo ha sviluppato opere con la tecnica Raku.
RAFFAELLA NEBULONI
Fondatrice del gruppo “Arte 10” di Parabiago.
Sin da piccola coltiva la passione del disegno, dopo la conquista della pensione frequenta la “Scuola superiore degli artefici” di Brera a Milano.
I suoi lavori spaziano dalla tecnica a olio, tempera, gessetto, china ed acquarello; nell’ambito figurativo, paesaggi, ritratti e nature morte.
Attualmente segue un corso di lavorazione della creta.
______________________________________
Terza mostra
“Gruppo Artistico Mercurio”
Aprile 2018
Dario Zalunardo, Laura Lenna, Walter Grizzi.
Altre informazioni:
– La ricerca artistica dei tre artisti
– La storia del gruppo
______________________________________
Quarta mostra
“Gianfranco Giliberto”
Maggio 2018
Gianfranco Giliberto da Casorezzo
Inizia a dipingere all’età di 52 anni da autodidatta.
Dopo vari approcci iniziali sviluppa una tecnica di lavoro abbastanza personale ed inusuale per i più, il che fa si che i suoi dipinti vengono riconosciuti per lo stile ed i colori utilizzati nei confronti di altre opere.
Questa prima esperienza dura un decennio, dal 2000 al 2010, produce una vasta serie di dipinti che spaziano dal figurativo al ritratto, alla natura morta, all’astratto, al paesaggio, alla riproduzione di opere famose, alle marine, ai paesaggi montani, a soggetti notturni ecc…ecc…
Questi 10 anni sono stati di un intenso e proficuo lavoro che hanno permesso all’artista di confrontarsi con altri colleghi e farsi conoscere.
Ultimamente ha smesso di dipingere tranne rare occasioni dove è l’ispirazione a intervenire e spingerlo a riprendere il pennello per esprimersi con nuovi lavori.
Ultimamente grazie al sito di “PITTURIAMO” ha avuto la possibilità di proporsi al pubblico e alla critica ricevendo ottime recensioni a favore delle sue opere.
______________________________________
Quinta mostra
“Dal Tunnel”
Maggio 2018
Roberta Stifano da Giussano (MB)
Dal Tunnel è l’espressione del percorso umano-artistico di Roberta Stifano volto a portare all’attenzione di un pubblico più ampio le tematiche del narcisismo patologico e della manipolazione affettiva nelle relazioni di coppia. L’obiettivo è di organizzare un evento che approfondisca l’aspetto della violenza di genere con l’ausilio di differenti tipologie di stimoli (artistici, intellettuali, sociali, ecc.) che stimolino un momento di riflessione che si traduca poi in comportamenti virtuosi atti a prevenire episodi o comunque situazioni di violenza nell’ambito della coppia. La modalità della mostra progetto itinerante è il veicolo per sensibilizzare le coscienze con spunti di riflessione che permangano nell’intimo dello spettatore al di là delle occasioni istituzionali come potrebbe essere la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere. La denominazione “Dal tunnel” è frutto del percorso personale di Roberta che ha vissuto in prima persona una relazione caratterizzata da manipolazione affettiva di tipo patologico che ha causato profonde ferite psicologiche che ne hanno messo in discussione l’intero vissuto esistenziale. Dalla condizione di vera e propria vittima, Roberta, attraverso l’arte (quadri, sculture e installazioni), ha scoperto una possibile via di fuga e di riconquista del suo Se. Il vero significato del suo cammino Roberta la identifica proprio in quel Dal che si antepone al Tunnell, l’affermazione forte e convinta che dal buio si può uscire, che tutti noi abbiamo occasioni di rinascita, di una nuova venuta al mondo della Luce.
La mostra è accompagnata da esperti che metteranno in rilievo gli elementi caratterizzanti la personalità narcisistica, con particolare riferimento agli aspetti psicologici ed emotivi che vengono vissuti dalle vittime. La mostra sarà aperta al pubblico durante le giornate previste (vedi in proposito la locandina allegata col dettaglio dei giorni e relativi orari).
Saranno previste visite guidate rivolte alle scuole e realizzate grazie al coinvolgimento di volontari adeguatamente formati.
La scelta di utilizzare l’arte come strumento ha una duplice valenza: le donne vittime di violenza psicologica devono trovare il proprio percorso per affrontare il trauma da narcisismo.
La mostra-percorso vuole proprio suggerire come una passione (in questo caso l’arte) sia quello strumento che permette di elaborare i propri tormenti interiori, spesso chiarirli al punto da fornire quelle possibili soluzioni che portino ad una vera e propria rinascita dell’individuo.
Si è sentita l’esigenza di utilizzare uno strumento comunicativo alternativo ai classici interventi frontali (presentazioni, conferenze, ecc.) teso a raggiungere un pubblico più ampio, con un linguaggio che si rivolga il più possibile ai “non addetti ai lavori”.
______________________________________
Sesta mostra
“Due volte reale”
Giugno 2018
Beppe Borghi da Gerenzano e Paolo Valvassori da Torino.
– Testo sulla mostra fotografica a cura di Andrea Simeone
– Biografie degli artisti e dell’autore del testo
______________________________________
Settima mostra
“Il moderno Maggiolini”
Ottobre 2018
Luigi Nebuloni da Parabiago
L’arte della “tarsia lignea”, che ha goduto di grande splendore e riflessione nei secoli passati, ha via via i suoi tempi di studio, preparazione e realizzazione dei lavori.
Luigi Nebuloni ha saputo riprendere e reinterpretare – in chiave moderna – questo filone artistico, imponendosi con i suoi lavori all’attenzione del pubblico e della critica.
Il colore, le raffinate sfumature, le sabbiature, l’utilizzo di materiali complementari quali corda e canapa, le diverse profondità e la minuziosa esecuzione delle sue opere, si fondono armoniosamente nei suoi soggetti cha spaziano dalle nature morte ai paesaggi, dai fiori alle figure , per poi approdare alle composizioni astratte.
L’utilizzo nelle opere, di materiali ritenuti erroneamente estranei alla pittura, fanno intendere che il processo artistico di un pittore sia in continua evoluzione. Le componenti sono riconducibili al colore, alla luce e alle vie per scoprire le diverse gradazioni del colore.
Non sono vincolato alla tavolozza, al tatto, ai tubetti di colore: il risultato voluto può essere raggiunto anche tramite altri mezzi. “… la mia grande felicità è quando devo tagliare, smussare,
L’autore si esprime con le poche parole, ma è significativo per quanto riguarda i suoi lavori. Luigi Nebuloni ha partecipato a prestigiosi concorsi nazionali, sempre ricevendo premi e riconoscimenti.
Da segnalare i lavori per una prestigiosa casa automobilistica, raffigurando l’intera gamma dei suoi modelli ed effetti nella sede in Francia. Le sue opere sono presenti al museo “Maggiolini” e in importanti collezioni e showroom di varie multinazionali. La notte prima è stata l’iniziativa dell’iniziativa “Una notte al museo”, organizzata dalla Regione Lombardia, con l’esposizione di alcune opere della Fondazione Museo Storico Culturale “Carla Musazzi” di Parabiago il 29 settembre 2007.
______________________________________
Ottava mostra
“Le Amiche”
Novembre 2018
GENNY MANCIN da Canegrate
Sono nata a Cuggiono il 26 /07/1975.
La passione per il disegno e la pittura, me l’ha trasmessa mia zia,che frequentava il liceo artistico.
Ho frequentato la scuola di grafica pubblicitaria M.Dudovich di Milano.
Ho potuto sviluppare le mie doti artistiche, frequentando il corso del maestro Gianfranco Brusegan.
Mi piace utilizzare diverse tecniche pittoriche, ma preferisco la pittura a olio per rappresentare la figura umana, la natura e i paesaggi.
Queste é l’elenco delle mie mostre:
La mia prima mostra é stata una collettiva con il tema “Acqua” a Marcallo Concasone.
Ho partecipato a una mostra in piazza Matteotti a Canegrate per l’evento “Primavera in piazza”.
Ho partecipato a diverse edizioni della mostra annuale di sole donne,organizzata dal gruppo Artistico Mercurio e dal Gruppo amici Dell’Arte.
Nel 2012, ho partecipato a una collettiva alla “Fattoria di Tullio” di Busto Garolfo.
Nel settembre del 2015, ho preso parte a una mostra di arte Sacra, organizzata a Legnano dal maestro Gianfranco Brusegan.
Nel 2017, ho preso parte a un concorso “Arte in Villa”,presso Villa Rusconi a Rescaldina.
Ad aprile 2018 ho partecipato alla mostra di arte Sacra,organizzata dal Gruppo Artistico Occhio,presso la Chiesa di S.Rocco a Cuggiono.
TERESA SAPONE da Canegrate
Teresa Sapone: Nata a Montebello (RC) il 30 /11/1955.
Ho coltivato la passione per la pittura e il disegno sin dall’infanzia.
Ma ho potuto sviluppare le mie doti artistiche con il maestro Gianfranco Brusegan frequentando il suo corso.
Mi piace dipingere la figura umana, la natura,i paesaggi e fare copie di artisti vari per capire la tecnica.
Ho partecipato a diverse mostre di sole donne, organizzata dal Gruppo Artistico Mercurio e il Gruppo Amici dell’Arte.
Ho preso parte a una collettiva organizzata dal comune di Canegrate alcuni anni fa’ per l’evento “Primavera in piazza”.
Nel 2012, ho partecipato a una collettiva alla “Fattoria di Tullio” di Busto Garolfo.
______________________________________
Nona mostra
“Matera, estate 2017”
Dicembre 2018
Beppe Borghi da Busto Garolfo
“Matera, che dire, un labirinto di storia come del resto gli innumerevoli siti sparsi sul nostro territorio nazionale.
Un labirinto che coinvolge la mente, l’occhio e l’anima, la chimica “Bressoniana “della fotografia, dedicata a tutti anche a chi della fotografia può farne a meno.
Dai siti preistorici, dirimpettai dei famosi “Sassi”, alle centocinquantasette Chiese rupestri, chiesa più chiesa meno.
L’ingegneria di “raccolta d’acque” che ha fatto modo di dare a Matera il riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio di tutta l’umanità.
La tipicità delle abitazioni scavate nella roccia, il tufo, dove i Materani, fino ai primi anni cinquanta, hanno vissuto.
Set cinematografico, che ricorda tra tanti, uno dei maggiori esponenti e maestri del cinema italiano, quel Pier Paolo trucidamente negato da mani assassine al palcoscenico della vita.
Al più recente Gibson, che ha fatto calcare quelle vie dalle sue attrici ed attori per dar vita alla sua “Passione”.
Sarà città mondiale della cultura quest’anno a venire.
Ho sempre desiderato vivere Matera, per una settimana l’ho fatto.
E in questa settimana ho preso tasselli di questa città, di questo labirinto di storia, ingegneria e bellezza visiva, a me più consoni.
Il tempo non basta mai.
Matera un labirinto da perdersi e non pensare al tempo….”
La storia continua nel 2019…